Il Tuo Tavolo: Sirio

Clicca sull'immagine

La Stella Sirio

Costellazione del Cane Maggiore

Sirio ha un certo numero di denominazioni, a seconda del catalogo stellare in cui è inserita, oltre ad altri nomi tradizionali come “Canicula” (stella del cane), nome che poi nel tempo è stato sempre associato all’arrivo del grande caldo estivo (la canicola) al suo primo apparire nel cielo mattutino, dopo il periodo di congiunzione col Sole.

La Stella Sirio

La stella Sirio è la più conosciuta anche da non appassionati ed è la prima che si impara ad individuare data la sua luminosità e la sua vicinanza a quello spettacolo di costellazione che è Orione.

Dal momento che Sirio è la stella più luminosa del cielo e che tutti bene o male la conoscono o l’hanno sentita nominare, la sua notorietà è data dalla magnitudine pari a -1.46, la più alta in assoluto tra le stelle notturne.

La sua vicinanza da noi (8.6 al ), associata ad una classe spettrale A1V+DA, che comporta un colore bianco-azzurro, sono due fattori che compensano il fatto che Sirio è una stella bianca con un diametro appena 1.9 volte quello della nostra nana gialla.

Sirio ha un certo numero di denominazioni, a seconda del catalogo stellare in cui è inserita, oltre ad altri nomi tradizionali come “Canicula” (stella del cane), nome che poi nel tempo è stato sempre associato all’arrivo del grande caldo estivo (la canicola) al suo primo apparire nel cielo mattutino, dopo il periodo di congiunzione col Sole.

Fonte: astronomia.com

Il Tuo Tavolo: Cassiopea

Clicca sull'immagine

Costellazione di Cassiopea

Il mito di Medusa

Siamo arrivati alla costellazione di Cassiopea, sempre visibile in cielo alle nostre latitudini e facilmente riconoscible per la sua caratteristica forma a “W” o “M”, agganciata com’è alla stella polare, ma dall’altro lato rispetto all’Orsa Maggiore.

Provate già da stasera a cercarla in cielo!

La Costellazione di Cassiopea

La costellazione di Cassiopea è facilmente riconoscibile e perciò ritrovabile in cielo in un qualunque periodo dell’anno: al di là delle lettere “W” o “M”, mai nessuno ha pensato che potrebbe essere vista anche come un “3” stilizzato oppure come una lettera “Σ“, ben nota ad ingegneri e matematici, come pure può essere vista come una scaletta fatta da un paio di gradini.

Badate bene: tutto meno che una figura femminile!

Nelle intenzioni degli Astronomi antichi, si tratta invece di Cassiopea, la mitica sposa del Re d’Etiopia Cefeo (che è guardacaso una costellazione a suo fianco) e madre di Andromeda (altra costellazione nei pressi): riconoscere le figure di questa allegra famigliola richiede molta fantasia ma almeno riconoscendone una, le altre due si trovano “gratuitamente”.

Fonte: astronomia.com

Il Tuo Tavolo: Fenice

Clicca sull'immagine

Costellazione della Fenice

Anche le stelle rinascono dalle ceneri

Uno studio recente, effettuato osservando l’Ammasso della Fenice nella banda radio, ottica e dei raggi X, ha mostrato una nuova prospettiva su questo oggetto straordinario.

L’ammasso sembra alternare comportamenti da quasar e da radio galassia, e ospita un’intensa formazione stellare. I risultati sono stati pubblicati su The Astrophysical Journal

La Costellazione o Ammasso della Fenice

Alcuni dati recenti forniscono maggiori dettagli su come l’ammasso di galassie SPT-CLJ2344-4243, soprannominato Ammasso della Fenice poiché lo vediamo all’interno della costellazione della Fenice, si comporti contro tendenza. Questo ammasso ha già abbattuto numerosi record in passato: nel 2012 gli scienziati hanno annunciato che l’ammasso era caratterizzato dal più alto tasso di gas in raffreddamento e di formazione stellare mai visto, inoltre è anche il più potente emettitore di raggi X di tutti gli ammassi noti.

Recenti osservazioni effettuate nella banda dei raggi X, degli ultravioletti, e nelle lunghezze d’onda ottiche ottenute rispettivamente dai telescopi spaziali Chandra e Hubble della NASA, e dal telescopio Clay-Magellan in Cile, stanno aiutando gli astronomi a capire qualcosa di più di questo oggetto straordinario. I dati ottici del Clay-Magellan rivelano filamenti sottili al centro dell’ammasso, in corrispondenza delle zone ad alta formazione stellare.

Queste enormi distese cosmiche di gas e polveri, la maggior parte delle quali non era mai stata rilevata prima, si estendono da 160.000 a 330.000 anni luce. Questa distanza è maggiore dell’intera larghezza della Via Lattea, e questo li rende i filamenti più grandi mai scoperti in un ammasso di galassie.

Fonte: astronomia.com

Il Tuo Tavolo: Hydra

Clicca sull'immagine

Costellazione dell’Hydra

La più estesa costellazione

Siamo arrivati finalmente alla costellazione più grande di tutta la volta celeste: ma dove si trova? Magari ce l’abbiamo lì davanti ai nostri occhi senza saperlo

Si tratta di una costellazione davvero grande, dal momento che copre una superficie di 1303 gradi quadrati: pensate che inizia dalle parti della costellazione del Cancro, si arrotola e si srotola al di sotto del Leone e della Vergine, per finire tra i piatti della Bilancia.

La Costellazione Hydra

Se avete presente ad esempio quanto è grande il Leone oppure ancor di più la Vergine, allora potete vagamente immaginare quanto è vasta la costellazione dell’Idra.

Dicevo che forse ce l’abbiamo lì davanti agli occhi senza saperlo: grazie alla mappa di Stellarium non ci dovrebbero essere più problemi a trovarla nel cielo!

Benché sia povera di stelle particolarmente luminose, possiede invece un discreto gruppo di stelle vicine, un altra famigliola di stelle grandi (tra le quali un Gargantua stellare) e tanti oggetti deep sky molto interessanti.

Stavolta iniziamo proprio da questi ultimi, un paio dei quali davvero suggestivi.

Fonte: astronomia.com

Il Tuo Tavolo: Cigno

Clicca sull'immagine

Costellazione del Cigno

Tipica costellazione estiva

Quella del Cigno è una bella costellazione estiva, che ci domina dall’alto nelle calde serate di vacanza.

Se abbiamo la fortuna di osservarla in un cielo senza avere troppe luci intorno, allora la si vedrà all’interno della Via Lattea, immersa in un mare di stelle e di alcune zone scure. Vedremo insieme che ha in serbo molte sorprese.

La Costellazione del Cigno

Già dalla foto si può notare che il nostro cigno con le ali spiegate sembra volare proprio lungo la Via Lattea questo fiume biancastro, latteo appunto.

E dalla foto si può notare che parallelamente al corpo del Cigno (Deneb, Sadr, η Cyg ed Albireo) c’è una zona più scura, detta “Fenditura del Cigno”, formata da polveri interstellari scure che nascondono le stelle retrostanti.

Per parlare poi di altre infinite caratteristiche dei questa costellazione ci vorrebbe un’enciclopedia, quindi sceglierò qualche particolarità assolutamente inaspettata, che la fa balzare in testa ad una graduatoria particolare, rispetto alle altre costellazioni analizzate fin qui.

Fonte: astronomia.com

Il Tuo Tavolo: Pegasus

Clicca sull'immagine

Costellazione di Pegasus

La fantasia vola sul Cavallo alato

Chi non conosce il cavallo alato per eccellenza, Pegaso, animale mitologico nato dalla fervente fantasia degli antichi greci?

Attenzione a non confonderlo con l’Ippogrifo, altro cavallo alato legato alla storia del paladino Orlando…

La Costellazione di Pegasus

La costellazione di Pegaso è una delle più riconoscibili in cielo, dal momento che si trova in una zona non molto ricca di stelle e per la forma che la contraddistingue, il cosiddetto Quadrato di Pegaso.

Se guardiamo la foto ne vediamo l’aspetto come dire capovolto, al di là del quadrato che, a seconda di come lo si guardi, a volte diventa un enorme rombo con la punta in basso.

Capovolto proprio perché osservando la costellazione in cielo e soprattutto mostrandola ad amici ed interessati, non sarà mai possibile far “vedere” il cavallo, che in questo caso non ha nemmeno le ali…

Come vedremo più avanti, la rappresentazione dell’animale in antichità e modernamente è sempre capovolta, ma per chi è abituato ai PC e ai programmi di grafica, ci vuole un attimo per aggiustare le cose.

Come altra opzione, possiamo viaggiare per il mondo oppure ancora sfruttare il programma Stellarium: ad esempio da Città del Capo, ma già a partire dal centro Africa, Pegaso si può vedere finalmente “dritto” !

Fonte: astronomia.com

Il Tuo Tavolo: Orione

Clicca sull'immagine

Costellazione di Orione

Sicuramente la più conosciuta

Orione è una costellazione tipicamente invernale, osservabile, seppur ad orari scomodi, anche nei mesi autunnali.

Tuttavia, il periodo di migliore osservabilità è quello fra Novembre e Marzo. Già attorno alle ore 22, tra fine Ottobre e primi di Novembre, è possibile vederla sorgere verso Est.

La Costellazione di Orione

A fine Marzo, prima della mezzanotte, Orione ha già compiuto tutto il suo tragitto nel cielo, e si accinge a tramontare definitivamente verso Sud Ovest.

Nei mesi a seguire, sarà invisibile poichè sopra l’orizzonte solo durante il giorno.

Le stelle principali che delineano Orione sono:

  • Betelgeuse
  • Bellatrix
  • Rigel
  • Saiph

Fonte: astronomia.com

Il Tuo Tavolo: Via Lattea

Clicca sull'immagine

La Via Lattea

La Galassia per eccellenza

La Via Lattea è “morta” per un certo periodo e ora ci troviamo in quella che è considerata la sua “seconda vita”, questo secondo un gruppo di ricercatori i cui calcoli hanno rivelato dettagli precedentemente sconosciuti sulla nostra galassia.

Le stelle della Via Lattea si sono formate in due epoche diverse, tramite diversi meccanismi.

La Galassia Via Lattea

Noguchi ha calcolato l’evoluzione della Via Lattea per un periodo di 10 miliardi di anni, tra cui un periodo di “accrescimento a flusso freddo“, una nuova idea proposta da Avishai Dekel (The Hebrew University) e colleghi su come le galassie raccolgono gas circostante durante la loro formazione.

Sebbene la formazione a due stadi sia stata suggerita per galassie molto più massicce da Yuval Birnboim (The Hebrew University) e colleghi, Noguchi è stato in grado di confermare che lo stesso schema si applica alla nostra Via Lattea.

Fonte: astronomia.com

Il Tuo Tavolo: Orsa Minore

Clicca sull'immagine

Costellazione Orsa Minore

Un orsacchiotto poco visibile

E’ una costellazione poco appariscente, ma nonostante tutto molto nota per il fatto che ospita il Polo Nord Celeste, praticamente in coincidenza con la Stella Polare.

Come sempre l’analisi delle stelle componenti ci fornirà alcune sorprese…

La Costellazione Orsa Minore

Eh sì… Purtoppo nelle città sempre più illuminate diventa difficile trovare questa piccola costellazione, di fondamentale importanza quando ancora non esistevano né bussole né tantomeno i satelliti GPS e relativi navigatori satellitari: i naviganti (quelli veri) sapevano che la stella polare indicava (anche se non precisamente) la direzione del Nord: sappiamo che per effetto della precessione degli equinozi.

Il Polo Nord Celeste (PNC) si sposta (molto irregolarmente!) ogni anno, di poco, ma di quel tanto che in migliaia di anni si fa sentire.

Il Tuo Tavolo: Orsa Maggiore

Clicca sull'immagine

Costellazione Orsa Maggiore

Un orsacchiotto poco visibile

L’Orsa Maggiore è una delle tante costellazioni boreali che ci accompagnano in tutte le notti dell’anno, senza mai tramontare: si tratta infatti di una costellazione circumpolare che anche nel corso di una singola notte di osservazioni astronomiche si vede spostarsi lentamente in cielo, grazie al moto di rotazione della Terra attorno al proprio asse.

La Costellazione Orsa Maggiore

E’ per questo motivo, unito al fatto che è formata da un gruppo di 7-8 stelle molto luminose, che questa costellazione è così conosciuta praticamente da chiunque abbia solo per caso volto lo sguardo tra le stelle di notte.

E’ il famoso Grande Carro, una specie di timone oppure ancora un tegame e da subito si impara che prolungando idealmente la linea che congiunge le prime due stelle del carro, si arriva alla stella polare.

Se di questa sentite dire erroneamente che “è la stella più luminosa del cielo” (quante volte mi è capitato!), allora subito correggete la persona dicendo che è la stella più immobile del cielo in quanto si trova vicinissima al Polo Nord Celeste e perciò rimane nella stessa posizione per tutta la notte, in qualsiasi giorno dell’anno.

Il Tuo Tavolo: Perseus

Clicca sull'immagine

Costellazione di Perseo

Il mito di Medusa

L’astuzia di un eroe per sconfiggere una forza più grande.
Una delle costellazioni più antiche, nota fin dai tempi dell’elenco di Tolomeo.

Un’anomalia misteriosa nello spettro dell’ammasso di galassie di Perseo stuzzica la curiosità degli studiosi e risveglia l’entusiasmo dei fautori della materia oscura.

La Costellazione di Perseus

Perseo è l’eroe che uccise la Medusa colei che era in grado di impietrire chiunque incrociasse il suo sguardo.

Illustri genitori furono il padre Zeus e la madre Danae, fu sposo di Andromeda dalla quale ebbe numerosi figli tra i quali Elettrione e Gorgofone.

Con l’intento di liberarsi di Perseo il re Polidette, il quale tentò di sedurre la madre, gli impose di affrontare l’ardua impresa di uccidere una delle Gorgoni e di portargli la testa

Apparentemente l’impresa sembrava disperata, ma Perseo affrontò le Graie con l’ausilio di un elmo donato da Plutone in grado di renderlo invisibile, uno scudo di bronzo donato da Minerva ed infine una una spada di diamanti costruita da Vulcano,

Con tali armi Perseo uccise le Graie senza fare molta fatica e mentre Medusa, l’unica tra le Gorgoni ad essere mortale mentre dormiva, le tagliò la testa.

Questo reso possibile perché la Gorgona vide il suo volto riflesso nel suo scudo di bronzo.

La testa fu poi utilizzata da Perseo per pietrificare il mostro che avrebbe dovuto uccidere Andromeda, legata ad uno scoglio.

Alla fine della storia, Perseo sposa Andromeda.

Il Tuo Tavolo: Antlia

Clicca sull'immagine

Costellazione di Antlia

Il mito di Medusa

Alzi la mano chi conosce la costellazione dell’Antlia… Eppure è visibile, ma bisogna sapere dove e quando.

E la costellazione del Telescopio chi l’ha mai osservata?
Si trova proprio sotto alla costellazione dell’Idra, ma visto che quest’ultima si estende longitudinalmente in una vastissima zona di cielo, per trovare l’Antlia bisogna partire dal Leone e andare a sud.

La Costellazione Antlia

Intanto si tratta di una costellazione moderna, non dei tempi antichi, ideata nel ‘700 dall’astronomo francese Lacaille, che posizionò in cielo un apparecchio che serve a creare il vuoto all’interno di una campana di vetro, come possiamo vedere in questa immagine tratta dal planisfero di Lacaille.

In questa costellazione si trovano due stelle molto vicine a noi, ben al di sotto dei 20 anni luce: si tratta di DENIS 1048-3956, una nana bruna di classe M8, posta ad una distanza di 13.2 al e la 2MASS0939-2448 (più semplicemente nota come 2MASS J09393548-2448279 A), un’altra nana bruna fredda di classe T8, probabilmente una binaria con un’altra nana bruna, ad una distanza di 17 al dal nostro sole.